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Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN): dal 1° novembre e fino al 28 febbraio ripartono le limitazioni agli spandimenti

Nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) la gestione degli spandimenti in campo, nella stagione autunnale-invernale, è soggetta a specifiche limitazioni, regolamentate nei mesi di novembre e febbraio da un bollettino agro-meteo

Le norme in materia di Direttiva Nitrati, con specifico riferimento alla distribuzione, in ZVN (Zone Vulnerabili ai Nitrati), di liquami, materiali ad essi assimilati, digestati non palabili ed acque reflue,  su terreni dotati di copertura vegetale (prati, pascoli, cereali vernini, erbai autunno-vernini, colture arboree inerbite, covercrops), ovvero su terreni con residui colturali, dispongono un divieto di 90 giorni così articolato (ai sensi dell’articolo 25 del Regolamento 10/R 2007):

– 62 giorni di divieto continuativo a decorrere dal 1° dicembre e fino al 31 gennaio;

– 28 giorni di divieto, anche non continuativi, nei mesi di novembre e febbraio (nel periodo compreso tra il 01/11 ed il 30/11 e tra il 01/02 ed il 28/02), correlati all’andamento meteorologico e al grado di saturazione idrica dei suoli, secondo modalità operative definite dalla Direzione Agricoltura, d’intesa con la Direzione Ambiente (ovvero sulla base della pubblicazione di uno specifico bollettino).

La valutazione (attraverso il suddetto bollettino agro-meteo) della possibilità o meno di distribuire viene svolta per macro-aree, sulla base delle caratteristiche dei suoli, del grado di saturazione idrica raggiunto e delle previsioni meteo. 

Da quest’anno, inoltre, il bollettino si integra maggiormente con le previsioni del Semaforo per la Qualità dell’Aria, aumentando la propria frequenza in termini di pubblicazione (da due a tre volte la settimana, con aggiornamento il lunedì, mercoledì e venerdì) e dettagliando all’interno di ciascuna macro-area le zonizzazioni del Piano di qualità dell’aria e l’eventuale attivazione dei vincoli.

Con semaforo arancione o rosso, per le operazioni di fertilizzazione azotata (sia organica che minerale) occorre adottare tecniche a bassa emissione di ammoniaca: iniezione diretta, interramento immediato contestuale alla distribuzione, distribuzione rasoterra seguita da una lavorazione del terreno (svolta con macchine combinate o con macchine separate che operano in modo consequenziale, nel minor lasso di tempo possibile) e, per i prati, distribuzione rasoterra in bande o con scarificatore.

Quando il semaforo è verde, sono adottabili anche le tecniche tradizionali di concimazione. Per approfondimenti possibile consultare il sito della Regione Piemonte alla pagina: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/agroambiente-meteo-suoli/lutilizzo-agronomico-dei-reflui-zootecnici-dei-digestati