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Prevista la possibilità di usufruire di un contributo del 90% dei costi ritenuti ammissibili, a condizione che gli interventi siano realizzati e rendicontati entro il 31 agosto 2026
La realizzazione di terrazzamenti per proteggere il terreno dall’erosione e prevenire il dissesto idrogeologico, così da poterlo utilizzare per lo svolgimento di attività agricole, ha rappresentato, soprattutto nelle vallate alpine, appenniniche e alto-collinari del Piemonte, una prassi ordinaria.
Sotto questo punto di vista, considerando che tali manufatti rappresentano, nelle suddette aree, elementi tipici del paesaggio, l’intervento risulta finalizzato a sostenere il ripristino di terrazzamenti già posti a coltivazione che presentino fenomeni di dissesto, ovvero per il recupero a fini colturali di terrazzamenti precedentemente coltivati ed attualmente oggetto di colonizzazione da parte di boschi o macchie di vegetazione.
Soggetti beneficiari sono:
1) le imprese agricole (singole o associate), proprietarie o conduttrici dei terreni oggetto di intervento;
2) i soggetti privati in forme associative o consorziali legalmente costituite (alla data di presentazione della domanda di sostegno), il cui statuto abbia scopi sociali attinenti alla conduzione e gestione dei terreni oggetto di intervento;
3) gli enti pubblici, in forma singola o associata, proprietari, conduttori o gestori dei terreni oggetto di intervento.
Ognuno dei suddetti soggetti è previsto possa presentare un’unica domanda di sostegno.
Sono ritenute ammissibili, a condizione che siano realizzati in comuni montani o nelle zone montane dei comuni parzialmente montani, le seguenti tipologie di interventi:
a) ripristino di terrazzamenti già posti a coltivazione e che presentano fenomeni di dissesto;
b) recupero, a fini colturali, di terrazzamenti in aree precedentemente coltivate e oggetto di colonizzazione da parte di boschi o macchie di vegetazione;
c) sistemazione idrauliche agrarie funzionali alla regimazione dei deflussi superficiali dei terrazzamenti.
In proposito il bando dispone l’obbligo di soddisfare determinate condizioni rispetto alla realizzazione dei suddetti interventi, con particolare riferimento ai materiali utilizzabili.
In proposito, inoltre, si precisa:
– per essere considerate ammissibili, le spese attinenti ai suddetti interventi devono essere state sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno;
– tra i costi ammissibili riconducibili ai suddetti interventi, rientrano anche le spese generali nella misura massima del 10% dell’importo totale degli investimenti ammessi a finanziamento (fino ad un massimo di € 10 mila);
– per la stima dei costi e la predisposizione della documentazione tecnico-economica di progetto, occorre fare riferimento al Prezzario della Regione Piemonte vigente al momento della predisposizione del progetto;
– per le iniziative volte al ripristino di muri di sostegno di terrazzamenti, è stabilito un importo massimo di spesa ammissibile pari a € 100 mq di muro ripristinato;
– ai fini del calcolo dell’area oggetto di ripristino necessario fare riferimento alla parte fuori terra e visibile del muro, con esclusione delle fondamenta;
– gli interventi è richiesto siano compatibili con la vigente normativa in campo ambientale, paesaggistico, forestale e urbanistico-territoriale;
– la realizzazione degli interventi previsti è da intendersi subordinata all’acquisizione, da parte del beneficiario, di tutte le autorizzazioni previste per legge;
– il beneficiario è tenuto ad assicurare il mantenimento in buono stato delle superfici recuperate per un periodo di almeno 5 anni dalla data di fine lavori.
Il sostegno ottenibile consiste in un contributo (non cumulabile con altre agevolazioni di natura pubblica, anche in forma di sgravi fiscali) in conto capitale pari al 90% delle spese ammissibili, nel rispetto dei seguenti parametri:
spesa minima ammissibile: € 25 mila;
spesa massima ammissibile: € 150 mila.
Il beneficiario è previsto possa richiedere un anticipo entro un importo massimo pari al 75% del sostegno concesso, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria di importo pari al 100% dell’anticipo stesso (i costi riconducibili all’ottenimento della fideiussione rientrano tra le spese generali rendicontabili).
Gli investimenti programmati occorre siano conclusi e rendicontati entro il 31 agosto 2026.
La dotazione finanziaria del bando si attesta in complessivi 4,08 milioni di euro.
Le domande di sostegno è previsto possano essere presentate fino al 28 novembre 2025 – ore 12.00, fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse disponibili, essendo prevista l’adozione di una procedura valutativa a sportello.