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L’intervento concorre a sostenere anche gli adeguamenti necessari per soddisfare, da parte delle aziende zootecniche, i vincoli disposti dal Piano Stralcio Agricoltura per la Qualità dell’Aria. Possibile presentare le domande di sostegno fino al 31 gennaio 2024.
L’intervento sostiene la realizzazione di investimenti finalizzati alla realizzazione di coperture anti-emissione delle strutture di stoccaggio degli effluenti zootecnici e dei digestati, nonché l’acquisto di macchinari ed attrezzature per la distribuzione in campo di tali matrici con modalità a bassa emissione ammoniacale.
Soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, in possesso della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) o di Coltivatore Diretto.
Requisiti che devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di sostegno e fino al termine del vincolo di destinazione (ovvero per 5 anni dalla data di liquidazione del saldo).
Prevista, inoltre, la possibilità di presentare una domanda di sostegno per la realizzazione di investimenti collettivi ad uso condiviso, da parte di un unico soggetto giuridico (in tal caso tutti i partecipanti all’investimento devono soddisfare le suddette condizioni).
Ogni singolo beneficiario è previsto possa presentare un’unica domanda di sostegno.
In termini generali sono da intendersi ammissibili le seguenti tipologie di spese:
Gli investimenti immateriali (spese tecniche e generali) sono ammissibili al sostegno solo qualora direttamente funzionali alla realizzazione di interventi edilizi, e nella misura massima del 6% della relativa spesa.
Il sostegno consiste in un contributo in conto capitale, da applicarsi alle spese ritenute ammissibili adottando le seguenti aliquote:
Spesa massima ammissibile: € 100 mila (elevata a € 150 mila per gli investimenti collettivi ad uso comune);
Spesa minima ammissibile: € 10 mila.
Le spese affinché possano essere considerate ammissibili, devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno.
Gli interventi è previsto debbano essere realizzati e rendicontati entro il termine di 12 mesi dalla data di ammissione a contributo.
Prevista la possibilità di richiedere una proroga motivata per un periodo massimo di 6 mesi.
Alla domanda di sostegno è stabilito debba essere allegata la seguente documentazione:
– quando previsti, il titolo abilitativo o la richiesta di esecuzione dei lavori o la segnalazione di avvio dei lavori (se non previsti la dichiarazione da parte di un professionista abilitato che i lavori in oggetto ricadono nell’edilizia libera);
– computo metrico redatto sulla base dell’Elenco Prezzi Agricoltura 2023 (solo qualora la voce richiesta non sia presente, è possibile utilizzare la sez. 18 del Prezzario Regionale, decurtando gli importi del 26,5%; qualora neanche questa sezione sia utilizzabile, si può ricorrere alle altre sezioni del Prezzario Regionale, sempre decurtate del 26,5%);
– planimetria semplificata con l’indicazione della particella interessata dall’intervento;
– eventuale autorizzazione del proprietario all’effettuazione dell’intervento, se il richiedente non è proprietario del 100%;
– documentazione fotografica dello stato del sito prima dell’inizio dei lavori.
Ammessa la possibilità di presentare una sola domanda di variante al progetto.
La stessa non può comportare un incremento dell’importo dell’investimento ammesso a finanziamento (in tal caso le spese eccedenti sono a carico del beneficiario).
La dotazione finanziaria del bando ammonta a € 5 milioni.
Il termine utile per la presentazione delle domande di sostegno scade il 31 gennaio 2024.