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RIDUZIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA: APERTO IL PRIMO BANDO DELLA PROGRAMMAZIONE 2023-2027

L’intervento concorre a sostenere anche gli adeguamenti necessari per soddisfare, da parte delle aziende zootecniche, i vincoli disposti dal Piano Stralcio Agricoltura per la Qualità dell’Aria. Possibile presentare le domande di sostegno fino al 31 gennaio 2024.

L’intervento sostiene la realizzazione di investimenti finalizzati alla realizzazione di coperture anti-emissione delle strutture di stoccaggio degli effluenti zootecnici e dei digestati, nonché l’acquisto di macchinari ed attrezzature per la distribuzione in campo di tali matrici con modalità a bassa emissione ammoniacale.

Soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, in possesso della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) o di Coltivatore Diretto.

Requisiti che devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di sostegno e fino al termine del vincolo di destinazione (ovvero per 5 anni dalla data di liquidazione del saldo).

Prevista, inoltre, la possibilità di presentare una domanda di sostegno per la realizzazione di investimenti collettivi ad uso condiviso, da parte di un unico soggetto giuridico (in tal caso tutti i partecipanti all’investimento devono soddisfare le suddette condizioni).

Ogni singolo beneficiario è previsto possa presentare un’unica domanda di sostegno.

In termini generali sono da intendersi ammissibili le seguenti tipologie di spese:

  1. Realizzazione di coperture flottanti/fisse su vasche esistenti per lo stoccaggio di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili;
  2. Realizzazione di coperture fisse su platee esistenti per lo stoccaggio di letami, digestati ed altri effluenti palabili;
  3. Sostituzione di strutture esistenti per lo stoccaggio di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili con serbatoi flessibili;
  4. Sostituzione di lagoni esistenti per lo stoccaggio di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili con vasche dotate di copertura fissa;
  5. Acquisto (o leasing) di nuovi macchinari, impianti fissi, attrezzature per la distribuzione in campo degli effluenti non palabili con modalità a bassa emissione ammoniacale.

Gli investimenti immateriali (spese tecniche e generali) sono ammissibili al sostegno solo qualora direttamente funzionali alla realizzazione di interventi edilizi, e nella misura massima del 6% della relativa spesa.

Il sostegno consiste in un contributo in conto capitale, da applicarsi alle spese ritenute ammissibili adottando le seguenti aliquote:

  • 75% della spesa ammessa, per gli investimenti effettuati da giovani agricoltori che aderiscono per l’anno 2023 ad interventi agro-climatico-ambientali del PSR 2014-2022 o del CSR 2023-2027;
  • 70% della spesa ammessa, per gli investimenti effettuati da giovani agricoltori che non aderiscono per l’anno 2023 ad interventi agro-climatico-ambientali del PSR 2014-2022 o del CSR 2023-2027;
  • 65% della spesa ammessa, per gli investimenti collettivi ad uso comune (l’uso comune tra i partecipanti deve essere adeguatamente documentato nella Relazione tecnica allegata alla domanda);
  • 60% della spesa ammessa, negli altri casi.

Spesa massima ammissibile: € 100 mila (elevata a € 150 mila per gli investimenti collettivi ad uso comune);

Spesa minima ammissibile: € 10 mila.

Le spese affinché possano essere considerate ammissibili, devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno.

Gli interventi è previsto debbano essere realizzati e rendicontati entro il termine di 12 mesi dalla data di ammissione a contributo.

Prevista la possibilità di richiedere una proroga motivata per un periodo massimo di 6 mesi.

Alla domanda di sostegno è stabilito debba essere allegata la seguente documentazione:

  • Relazione tecnica inerenti gli interventi che si intendono realizzare e la finalità dell’intervento;
  • Per gli acquisti di macchinari/attrezzature: tre preventivi di fornitori diversi. Le offerte devono essere indipendenti, comparabili e competitive rispetto ai prezzi di mercato (per i beni e le attrezzature afferenti ad impianti o processi innovativi per i quali non è possibile reperire tre differenti offerte comparabili tra di loro, è necessario illustrare nella relazione tecnica i motivi della scelta del bene e dell’unicità del preventivo proposto);
  • Per gli interventi di tipo edilizio:

– quando previsti, il titolo abilitativo o la richiesta di esecuzione dei lavori o la segnalazione di avvio dei lavori (se non previsti la dichiarazione da parte di un professionista abilitato che i lavori in oggetto ricadono nell’edilizia libera);

– computo metrico redatto sulla base dell’Elenco Prezzi Agricoltura 2023 (solo qualora la voce richiesta non sia presente, è possibile utilizzare la sez. 18 del Prezzario Regionale, decurtando gli importi del 26,5%; qualora neanche questa sezione sia utilizzabile, si può ricorrere alle altre sezioni del Prezzario Regionale, sempre decurtate del 26,5%);

– planimetria semplificata con l’indicazione della particella interessata dall’intervento;

– eventuale autorizzazione del proprietario all’effettuazione dell’intervento, se il richiedente non è proprietario del 100%;

– documentazione fotografica dello stato del sito prima dell’inizio dei lavori.

  • In caso di investimenti collettivi: statuto ed atto costitutivo del soggetto giuridico proponente; copia del verbale dell’assemblea durante la quale è stata approvata la presentazione della domanda di adesione al bando; regolamento d’uso del bene comune.

Ammessa la possibilità di presentare una sola domanda di variante al progetto.

La stessa non può comportare un incremento dell’importo dell’investimento ammesso a finanziamento (in tal caso le spese eccedenti sono a carico del beneficiario).

La dotazione finanziaria del bando ammonta a € 5 milioni.

Il termine utile per la presentazione delle domande di sostegno scade il 31 gennaio 2024.