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LO SVILUPPO RURALE A SUPPORTO DELL’APICOLTURA

Attivato il bando relativo all’intervento SRA/ACA18 – Impegni per l’apicoltura, con una dotazione finanziaria di € 8 milioni

L’intervento si pone l’obiettivo di sostenere gli imprenditori agricoli, in possesso di specifici requisiti, che praticano l’attività apistica in aree del territorio regionale ritenute particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico.

Soggetti beneficiari sono gli apicoltori professionali, singoli o associati che, al momento di presentazione della domanda di sostegno, dimostrano di possedere i seguenti requisiti:

– iscrizione alla Banca Dati Apistica Nazionale, alla data del 31/12 dell’anno precedente alla presentazione della domanda di sostegno (2022);

– censimento annuale del patrimonio apistico detenuto, nei termini previsti dalla normativa (ovvero censimento effettuato nel periodo novembre-dicembre 2022);

– adesione con un numero minimo di alveari pari a 52, utilizzando come base dati il numero di alveari presenti nella BDA per effetto dell’ultimo censimento annuale disponibile (2022);

– praticare l’attività apistica nelle aree regionali ritenute eleggibili ed individuate dalla “Carta d’uso di interesse apistico – ACA 18”, con esclusione delle aree ad elevata intensità agricola e le aree urbane.

La suddetta Carta è consultabile all’indirizzo web: https://www.geoportale.piemonte.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/search?any=ACA%2018

Parallelamente il soggetto beneficiario è tenuto a soddisfare, in termini generali, specifici impegni tra cui si segnala: la necessità di non superare, per ogni singola postazione, un numero massimo di alveari (pari a 80), rispettare una distanza minima tra gli apiari appartenenti alla medesima impresa, dotarsi ed aggiornare periodicamente un registro nel quale annotare le operazioni inerenti la gestione dell’apiario, mantenere, per l’intera durata dell’impegno, il numero di alveari ammessi con l’istanza iniziale nelle aree previste (dalla Carta d’uso di interesse apistico) e per un periodo temporale minimo (numero di giorni differenziato a seconda che si aderisca all’Azione 1 “Apicoltura stanziale” o all’Azione 2 “Apicoltura nomade”).

In quest’ultimo caso (apicoltura nomade), inoltre, ogni postazione deve essere registrata nell’apposita sezione della BDN apistica, con indicazione esatta dei dati di georeferenziazione.

Il sostegno consiste nel riconoscimento di un premio annuo, diversificato in base al numero di alveari sottoposti ad impegno (fasce di premio).

Al riguardo previsto che durante il periodo di impegno il numero di alveari ammessi a contributo sia mantenuto costante, con una tolleranza massima – in riduzione – del 20% (rispetto alla situazione ammissibile nel primo anno di impegno).

Nel merito qualora l’eventuale riduzione, pur sempre nel limite del 20%, dovesse determinare un cambiamento della fascia di premio, il beneficiario è previsto riceva, in relazione alle annualità interessate, il sostegno corrispondente alla fascia inferiore (negli anni successivi ammesso il ritorno alla fascia di premio iniziale).

Se, invece, la riduzione registrata dovesse superare la soglia del 20%, l’impegno è previsto decada (a meno che gli alveari ridotti siano oggetto di subentro da parte di altri soggetti o si verifichi una causa di forza maggiore).

Possibile prevedere un incremento del numero di alveari; in questo caso il maggior sostegno derivante è disposto possa essere riconosciuto entro un valore massimo del 20% calcolato sul dato ammissibile nel primo anno di impegno e qualora vi siano risorse disponibili.

Periodo di impegno: quinquennale (ovvero dal 01 gennaio 2023 al 31 dicembre 2027)

Dotazione finanziaria: € 8 milioni Scadenza termine di presentazione delle domande di sostegno: 30 giugno 2023