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INVESTIMENTI IRRIGUI: PRIMO BANDO “STRUTTURALE” DELLO SVILUPPO RURALE

Gli interventi devono essere finalizzati, in termini generali, a consentire un uso più efficiente e razionale delle risorse irrigue.

Possibile presentare le domande di sostegno fino al 31 ottobre 2023

L’intervento, in termini generali, si pone l’obiettivo di promuovere investimenti, anche innovativi, da realizzare nell’ambito del ciclo produttivo aziendale, che possiedono una chiara e diretta finalità in tema di ambiente, clima e benessere animale (ovvero non prevedano un semplice adeguamento agli attuali standard).

Nello specifico, inoltre, con l’Azione C la finalità è quella di sostenere interventi mirati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse irrigue.

Soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati in possesso della qualifica di Coltivatore Diretto o di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), che presentano una produzione standard maggiore di 12 mila euro.

Tali condizioni costituiscono requisiti di ammissibilità e, come tali, devono essere posseduti al momento di presentazione della domanda.

Sono da ritenersi sostenibili anche gli interventi realizzati da soggetti collettivi, ovvero da enti costituiti da più  imprenditori agricoli (ognuno dei quali deve possedere i requisiti sopra indicati).

Tre le tipologie di investimenti ritenuti finanziabili:

A) miglioramento, rinnovo e ripristino degli impianti irrigui esistenti che non comportino un aumento netto della superficie irrigata;

B) creazione, ampliamento, miglioramento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di bacini o altre forme di stoccaggio/conservazione (incluse le opere di adduzione e/o distribuzione di pertinenza aziendale) esclusivamente di acque stagionali, finalizzate anche a garantirne la disponibilità in periodi caratterizzati da carenze, incluse quelle per la captazione di acqua piovana;

C) utilizzo di acque affinate come fonte alternativa di approvvigionamento idrico.

Gli investimenti è necessario siano ubicati sul territorio della Regione Piemonte.

Ogni singolo soggetto beneficiario ha la possibilità di presentare più domande di sostegno.

Spese massima ammissibile: € 350 mila

Spesa minima ammissibile: € 5 mila

In particolare rientrano tra le spese ammissibili:

  1. costruzione, acquisizione, o miglioramento, ristrutturazione, recupero e ampliamento di beni immobili e relative pertinenze, incluse le opere di miglioramento fondiario;
  2. acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature ed allestimenti, inclusa la messa in opera;
  3. spese generali e tecniche collegate alle spese di cui al precedente punto a) nei limiti massimi del 10% della spesa ammissibile;
  4. i seguenti investimenti immateriali: acquisizione, sviluppo o diritto d’uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali.

In linea generale le spese è necessario siano sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno (fatte salve le spese generali relative alla progettazione/fattibilità dell’investimento. In ogni caso non sono, comunque, ammissibili spese sostenute antecedentemente la data del 01/01/2023).

Il sostegno è riconosciuto sotto forma di contributo in conto capitale, nel rispetto delle seguenti percentuali:

65% per la realizzazione di bacini o altre forme di stoccaggio, comprese le opere di adduzione e distribuzione, ovvero interventi riconducibili alle tipologie B) e C);

80% nel caso in cui l’investimento comporti un miglioramento di un impianto di irrigazione esistente, ovvero rientri nell’ambito della tipologia A).

I soggetti beneficiari è previsto siano tenuti a rispettare specifiche condizioni ed impegni.

La dotazione finanziaria si attesta in complessivi 5,5 milioni di euro.

Le domande di sostegno è previsto possano essere presentate entro il termine del 31 ottobre 2023.