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IL PSR A SOSTEGNO DELLA MULTIFUNZIONALITA’: APERTO IL BANDO PER LA CREAZIONE E SVILUPPO DI ATTIVITA’ EXTRA-AGRICOLE

Le domande di sostegno possono essere presentate fino al 31 marzo 2022

L’operazione prevede la possibilità di ottenere un sostegno (consistente in un contributo a fondo perduto) per la realizzazione di investimenti finalizzati a diversificare l’attività agricola, in riferimento a specifici ambiti.

Soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoli o coadiuvanti familiari dello stesso, che diversificano l’ambito di intervento aziendale avviando un’attività extra agricola.

Le aziende devono possedere partita IVA riferita al settore agricolo ed essere iscritte al Registro Imprese (ad eccezione dei previsti casi di esenzione).

Parallelamente l’attività principale deve essere finalizzata alla produzione di prodotti rientranti nell’Allegato I del TFUE (cosiddetti prodotti agricoli) e svolta con carattere imprenditoriale.

Settori di diversificazione dell’attività aziendale interessati, risultano essere:

Agriturismo

(limitatamente ad aziende agricole che hanno, o che acquisiranno successivamente alla realizzazione dell’intervento oggetto della richiesta di sostegno, titolo alla pratica dell’agriturismo secondo le disposizioni di cui alla legge regionale 1/2019 e relativi atti applicativi entro la data della richiesta di accertamento finale per la liquidazione del saldo, pena la revoca del contributo);

– Fattorie Didattiche

(limitatamente ad aziende agricole iscritte all’Elenco regionale delle fattorie didattiche o che vi si iscriveranno successivamente alla realizzazione dell’intervento oggetto della richiesta di sostegno entro la data della richiesta di accertamento finale per la liquidazione del saldo, pena la revoca del contributo);

Agricoltura sociale

(subordinato alla iscrizione – entro la presentazione della prima domanda di pagamento – dell’azienda all’Elenco previsto dalla Legge Regionale 1/2019 delle aziende che praticano attività di agricoltura sociale; fino alla attivazione di detto Elenco, attualmente non ancora operativo, è ammessa la presentazione da parte della azienda richiedente di idonea documentazione comprovante il fatto che l’attività di agricoltura sociale è espletata nel quadro di accordi e/o programmi di intervento con i servizi pubblici socio-assistenziali e/o le Aziende sanitarie locali).

Tipologie previste:

a) inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, nonché di minori in età lavorativa;

b) prestazioni ed attività sociali e di servizio a supporto delle comunità locali, attraverso l’utilizzo delle risorse riconducibili all’impresa agricola (rientrano in tale categoria, a titolo indicativo, i servizi per l’infanzia – agriasilo – o per soggetti appartenenti alle cosiddette fasce deboli);

c) servizi che affiancano e supportano terapie mediche e riabilitative attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante (un esempio è rappresentato dalla pet-therapy);

Trasformazione dei propri prodotti agricoli in prodotti finali destinati all’alimentazione umana non inclusi nell’Allegato I del TFUE

Il prodotto da trasformare deve essere prodotto primario agricolo (incluso nell’Allegato I del Trattato di Funzionamento della Unione Europea) prodotto per almeno il 66% dall’impresa agricola richiedente.

In termini generali le categorie di investimenti ammissibili riguardano:

1) la realizzazione di interventi di ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo per una superficie massima complessiva di 100 mq (compreso l’eventuale ampliamento massimo del 10%);

2) la realizzazione (ovvero ristrutturazione) di impianti sanitari, elettrici, idrici, termici entro il limite massimo del 40% della spesa totale richiesta per gli interventi di cui al punto precedente;

3) l’acquisto di attrezzature specifiche per lo svolgimento dell’attività connessa prevista (agriturismo: attrezzature per la preparazione dei pasti / fattorie didattiche: attrezzature specifiche per l’attività didattica / agricoltura sociale: attrezzature specifiche per lo svolgimento delle attività di diversificazione in ambito sociale / trasformazioni produzioni aziendali: attrezzature specifiche per lo svolgimento delle attività di trasformazione).

Relativamente alla categoria di cui al punto 1), il limite di 100 mq di superficie massima è riconducibile al progetto aziendale, ovvero alla domanda di sostegno, anche nel caso in cui sia prevista la realizzazione di interventi riguardanti più di un’attività connessa tra quelle indicate.

Il termine per il completamento degli investimenti ammessi a contributo è fissato in 12 mesi, elevato a 18 mesi per le zone di montagna (possibile richiedere, se giustificata, una proroga della durata massima di 3 mesi, così come è previsto possa essere presentata una sola domanda di variante).

L’agevolazione ottenibile consiste in un contributo a fondo perduto nella percentuale del 40% delle spese ammissibili.

Sostegno elevato al 50% in caso di investimenti realizzati in zona montana o da giovani imprenditori agricoli.

Il limite minimo di spesa ammissibile è fissato in € 25 mila (€ 15 mila per le aree di montagna).

La spesa massima ammissibile è fissata in € 150 mila per domanda di sostegno.

L’intervento in oggetto rientra nell’ambito di applicazione del regime del de minimis ordinario di cui al Regolamento Ue n. 1407/2013 (plafond disponibile per impresa: € 200 mila in un triennio).

Tale contributo non risulta essere cumulabile con altri eventuali aiuti (a valere sulle medesime spese).

Non è previsto possano essere ammesse a contributo:

– le spese effettuate prima della presentazione della domanda di sostegno (da presentare entro il 31 marzo 2022);

– i costi ammissibili non fatturati.

La dotazione finanziaria dell’Operazione si attesta in € 4,9 milioni.